L’intera classe medica sta affrontando una delle più gravi emergenze sanitaria della storia. L’epidemia di Covid 19, che ha ormai colpito gran parte della popolazione in tutto il mondo, viene affrontata con grande dispendio di energie, di risorse e purtroppo anche di vite umane.
I pazienti con patologie oculari hanno bisogno di cure e trattamenti diagnostici che non possono essere ulteriormente procrastinati. Ma per fare questo è necessario assicurare le massime condizioni di sicurezza. Come si può riorganizzare l’attività ospedaliera ed ambulatoriale mettendo in sicurezza gli operatori sanitari e gli stessi pazienti?
In particolare, per l’oculista, la possibilità di contagio tramite il passaggio del virus dagli occhi, lo rende uno specialista molto coinvolto nell’affrontare la diffusione dell’epidemia. Possiamo distinguere una congiuntivite batterica da una virale o in questo periodo da una allergica? I pazienti quando applicano il collirio possono trasmettere l’infezione?
Quali possono essere gli strumenti a disposizione dell’oculista per assicurare una corretta disinfezione oculare sia in ambito chirurgico che in ambito ambulatoriale.
Se ne parla oggi, mercoledì 20 maggio 2020 in una live edition.
«Chirurgia refrattiva soluzione più adatta», spiega Vincenzo Orfeo, Direttore dell’unità operativa di Oculistica della Clinica Mediterranea di Napoli e docente per la Superficie Oculare all’Università di Trieste.
La Cataratta è l’opacità del cristallino, una lente naturale che tutti abbiamo nei nostri occhi. La soluzione è solo chirurgica con un delicato intervento di microchirurgia che sostituisce all’interno dell’occhio il cristallino opaco con un cristallino trasparente. Possiamo scegliere di impiantare cristallini Premium che permettono anche di eliminare o ridurre fortemente i difetti di vista di cui il paziente ha sempre sofferto come miopia, ipermetropia ed astigmatismo. In molte persone si può anche eliminare la presbiopia ( la difficoltà a vedere da vicino) con cristallini personalizzati, da ordinare per il singolo paziente, dai risultati molto buoni. Si può tornare a vedere come quando si era più giovani. Prof. Vincenzo Orfeo
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